Il Presidente ucraino Zelensky su Telegram: “I russi non stanno aiutando le persone”.
Circa 42mila persone rischiano di essere colpite dalle inondazioni del fiume Dnipro. Ciò è dovuto alla recente distruzione della diga di Nova Kakhovka, che ha aumentato il rischio di inondazioni. Si prevede che per oggi il punto massimo dell’onda alluvionale, oltre ad un grave rischio per la salute. La notizia è stata riportata dal Guardian, che cita le parole di alcuni funzionari ucraini.
Allarme: chiazza di petrolio si dirige verso il Mar Nero
Sul sito web della presidenza ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha rivelato che l’esplosione della diga di Kakhovka ha provocato la formazione di una chiazza di petrolio del peso di almeno 150 tonnellate, attualmente trasportata dalla corrente verso il Mar Nero.
“Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare“, ha affermato Zelensky. Attualmente è in corso l’evacuazione di quelle aree che sono state colpite dall’inondazione, con quasi 80 insediamenti a rischio.
Su Telegram, invece, Zelensky attacca ancora la Russia. “Nella parte occupata da Mosca, i russi non stanno nemmeno cercando di aiutare le persone. Questo dimostra ancora una volta il cinismo con cui la Russia tratta le persone di cui ha conquistato la terra“. E conclude dicendo: “I terroristi russi hanno dimostrato ancora una volta di essere una minaccia per tutto ciò che è vivo“.